Orto

Orto

La nostra produzione ortiva è esclusivamente biologica, partendo prevalentemente da sementi controllati biologici, fino ad arrivare alla creazione di “generazioni delle colture”. Infatti raccogliamo i semi dai nostri ortaggi che poi vengono conservati durante la stagione di riposo e riutilizzati per riprodurre in semenzaio o direttamente a terra le nuove piante da frutto. Facciamo in modo che tutto sia “superbiologico”, ossia non vi sia alcuna contaminazione da agenti esterni, di qualsiasi natura essi siano. Nel nostro orto infatti non vengono usati neanche fitofarmaci biologici come i solfati di rame, che impoveriscono il terreno e vengono assorbiti da piante e frutti, e infine dal nostro organismo, e neanche concimi o altri composti organici, in quanto ricchi di sostanze che rendono il terreno acido e, in genere, non favoriscono il normale sviluppo biologico di numerose piante e inoltre favoriscono la comparsa di insetti dannosi. Prediligiamo invece un sistema di preservazione delle colture più naturale, con l’utilizzo di olii essenziali come l’olio di neem o l’equiseto per allontanare parassiti e coleotteri

Coltiviamo a tutto campo e utilizziamo metodi di agricoltura naturale, che prevedono il semplice sovescio della terra, già ricca di piante spontanee come il trifoglio bianco, una fabacea che aiuta ad arricchire il terreno di azoto grazie alla funzione di azotofissazione che svolgono le sue radici in simbiosi con alcuni microorganismi. I nostri frutti vengono raccolti a maturazione completata, e questa avviene in modo naturale col solo ausilio del sole e dell’acqua con cui innaffiamo, dunque le raccolte sono più lente e meno produttive rispetto alle grandi distribuzioni, cercando di puntare sulla qualità a discapito della quantità. Le nostre produzioni estive sono varie, dai pomodori da tavolo ai pomodorini, zucchine e zucche, peperoni, aglio e cipolle, fagioli e verza. Seguiamo la stagionalità dei prodotti proprio per evitare necessità di intensificazione delle colture, inoltre applichiamo una tecnica definita della “consociazione”, attraverso la quale vengono piantate vicino varietà di ortaggi biologicamente diversi ma che svolgono una funzione di simbiosi attraverso la quale si scambiano protezione e nutrienti.

 

Proprio per evitare di impoverire il terreno durante tutte le fasi di produzione ortiva pratichiamo la cosidetta “rotazione colturale”, con cui alterniamo le varie colture nelle diverse zone dell’orto in modo da non impoverire le proprietà e i nutrienti dello stesso, dunque ortaggi come le solanacee (pomodori, melanzane, peperoni, ecc.) o le cucurbitacee (zucchine, zucche, centrioli, ecc.) che richiedono un eccessivo utilizzo di azoto per la loro produzione vengono alternate in zone in cui vengono coltivate colture da azotofissazione come le fabacee (legumi quali fagioli, ceci, fave, ecc.) e viceversa, in questo modo il terreno si arricchisce ogni anno e questo non influisce sui microorganismi e le sostanze che lo popolano.

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