Progetti di sostenibilitĂ
La nostra azienda agricola nasce ai piedi del maestoso Monte Calvo, luogo di grande importanza storica che ospita uno dei siti archeologici piĂą importanti della Sabina scoperto durante i primi dell’800. In seguito ad accurati scavi archeologici effettuati nel 1824 infatti furono ritrovati i resti di una sontuosa villa romana risalente al I secolo d.C. appartenuta ai Bruttii Praesentes, famiglia di rango consolare imparentata con gli imperatori. Diversi sono stati i ritrovamenti effettuati alle pendici del Monte Calvo, alcuni dei quali si trovano nei Musei vaticani e al Museo Borghese di Roma, ma i ritrovamenti piĂą significativi sono le statue dedicate a muse e poeti presenti nella villa, tutt’oggi esposte al Museo Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, il quale inoltre conserva nei propri archivi bibliografici testi di archeologia romana che raccontano la storia di questo luogo così magico e affascinante. Appassionati dalla storia di questo luogo abbiamo deciso di seguire le orme tracciate dai grandi naturalisti e agronomi tra cui i grandi Plinio il Vecchio, Marco Terenzio Varrone, Columella e Catone il Vecchio, grazie ai quali ci sono pervenute le maggiori fonti di conoscenza sulla tradizione dell’agricoltura romana e specifica della Sabina. Per questo motivo abbiamo puntato su coltivazioni autoctone della zona della Sabina. Inoltre, per preservare l’energia del luogo e mantere incontaminato il suo ecosistema abbia deciso di adottare solo pratiche di agricoltura naturale e non invasiva, 100% biologiche fin dall’origine del seme, senza l’utilizzo di fertilizzanti o pesticidi che possano comprometterne il normale equilibrio naturale. Per questo motivo chiediamo a tutti i nostri visitatori di mostrare lo stesso rispetto per ciò che la natura ci ha donato: è importante che ogni area visitata rimanga pulita utilizzando gli appositi contenitori della raccolta differenziata collocati vicino gli edifici e all’ingresso, inoltre è fondamentale evitare di disturbare la fauna locale con rumori molesti, rispettando in alcune aree il silenzio necessario, lasciando così che sia la natura a farsi sentire. La Valle del Benessere è una riserva naturale a fondo chiuso, un’oasi dove tutti gli animali sono i benvenuti e rispettati e dove possono trovare rifugio, pertanto invitiamo sempre i nostri ospiti a non disturbare la fauna autoctona e gli amici animali presenti in azienda. Il nostro scopo è quello di preservare l’ecosistema del luogo.
Nella nostra azienda impieghiamo diverse tecniche agricole tra cui quella conosciuta col nome di “agricoltura naturale“, ideata negli anni quaranta dall’agronomo e botanico giapponese Masanobu Fukuoka, che sviluppò tale tecnica nella sua fattoria sull’isola di Shikoku, nel Giappone del sud, e la impiegò per la coltivazioni di alberi da frutto ma soprattutto cereali e riso. Il sistema, denominato dallo stesso Fukuoka “natural farming“, consiste nello sviluppo di una tecnica il piĂą possibile biologica ed ecocompatibile, attraverso l’impiego del minor numero possibile di processi di produzione per rendere la produzione il meno impattante possibile. Tale tecnica viene infatti illustrata dallo stesso creatore nel suo celebre testo piĂą famoso “La rivoluzione del filo di paglia” e definita come “agricoltura del non fare“, o piĂą semplicemente “lasciare che ogni cosa, nel suo stesso ecosistema ambientale, vada secondo natura“. L’idea è proprio quella la natura viva e produca secondo le proprie leggi, senza il bisogno dell’intervento dell’uomo, il quale non solo potrebbe risultare stressante per il processo biologico produttivo ma addirittura invasivo, compromettendo l’ecosistema ambientale ed ecologico dello stesso. Dunque, tale tecnica non prevede potature, concimazioni, cura colturale o trattamento fitosanitario, lotte antiparassitarie o lavorazioni del terreno. In questo contesto il lavoro dell’agricoltore si limita alla semina e al raccolto. Il terreno non viene arato e la germinazione avviene direttamente in superficie, se necessario avendo preventivamente mescolato i semi con argilla e fertilizzante . Al terreno deve essere restituito quanto piĂą possibile di ciò che ha prodotto, quindi l’agricoltore deve cogliere esclusivamente i frutti e lasciare sul campo tutti gli scarti e le rimanenze della coltivazione, che fungeranno da pacciamatura. Il terreno rimane perennemente inerbito con piante poco invadenti e su questo si possono seminare direttamente cereali, ortaggi o far crescere alberi da frutto; questo fa sì che, rimanendo sempre coltivato, il terreno riduca la propria erosione superficiale. In caso di infestazioni vengono inseriti animali antagonisti a quelli dannosi per la coltura (lotta biologica) o si procede attraverso la tecnica della consociazione, che prevede che vengano coltivate vicino tra loro piante che hanno parassiti antagonisti l’una all’altra, in modo da creare un equilibrio sinergico autonomamente gestito dalla natura stessa. Nella nostra azienda seguiamo il piĂą possibile le tecniche di agricoltura naturale descritte ma ci concentriamo sulla totale ed assoluta produttivitĂ biologica, attraverso quello che noi abbiamo battezzato come sistema “Superbiologico“. Esso consiste nel non utilizzare nessun tipo di trattamento per le piante e le varie coltivazioni, fin dall’inizio del processo produttivo. Dunque non utilizziamo nè concimi nĂ© trattamenti chimici o fitosanitari, neanche quelli consentiti nel biologico che spesso risultano essere comunque dannosi per l’ecosistema, avvalendoci solo delle uniche materie che ci dona madre natura: acqua e sole. Inoltre per la produzione iniziale ci serviamo solo di sementi o piante certificate bio con le quali diamo vita al processo produttivo e dalle quali successivamente recuperiamo “coltivazioni generazionali“, ossia raccolta dei semi dai frutti delle nostre stesse piante che vengono riutilizzati stagione dopo stagione, creando così gradi di generazione del seme, in modo da concentrare l’origine della produzione all’interno dell’azienda: ogni ciclo produttivo che finisce da vita all’inizio di quello successivo durante tutte le stagionalitĂ di un prodotto agricolo.
Fin dal nostro arrivo in questo luogo abbiamo cercato di preservare l’ecosistema piantando solo coltivazioni autoctone e tipiche della zona della Sabina, e tra i vari interventi abbiamo installato un frutteto di ben 150 piante, molte delle quali sono appartenenti a specie e varietĂ così denominate antiche, ossia riconosciute e certificate dal sistema di controllo Arsial della Regione Lazio e sottoposte a regime di tutela e conservazione. Delle piante antiche piantumate abbiamo diverse varietĂ di melo come ad esempio la “Rosa” e la “Limoncella“, di pero come la varietĂ “Spina“, di azzeruolo “Rosso” e “Bianco” e di ciliegio come varietĂ “Precoce” e “Bella“. Inoltre abbiamo numerose piante selvatiche rinvenute sul luogo e giĂ presenti che hanno una datazione superiore ai cinquant’anni e che sono tutt’ora in fase di identificazione da parte dell’ente regionale, tra cui diverse specie selvatiche appartenenti alla famiglia delle rosacee come malus domestica (melo), pirus communis (pero) e prunus spinosa (prugnolo). Oltre alle piante anche le nostre coltivazioni seguono un regime autoctono, per cui cerchiamo di recuperare sementi o piantine di ortaggi, cereali e erbe medicinali di varietĂ antica, ossia catalogate all’interno del regime di certificazione della Regione. Scopri di piĂą sulle nostre varietĂ arboree!
Per evitare gli sprechi d’acqua abbiamo realizzato nella nostra azienda un sistema di recupero e riutilizzo del refluo attraverso la progettazione di  una vasca di raccolta e fitodepurazione delle acque utilizzate. Tutti gli impianti di scarico sono collegati ad un pozzetto di raccolta, la quale per pressione invia il rifiuto refluo (liquido e solido) in una vasca Imhoff di raccolta. Successivamente la vasca è collegata, tramite un sistema di dispersione dell’acqua a sub-irrigazione, ad un secondo pozzetto il quale raccoglie l’acqua in eccesso che, attraverso una pompa, viene inviata nella vasca a fitodepurazione che consiste in un laghetto costruito in modo naturale. Il laghetto, generato da una fossa e riempito di acqua piovana, viene naturalmente controllato in quanto realizzato in una zona umida e di carico dell’acqua piovana che arriva da valle, ed è stato arricchito nel tempo di piante palustri come ad esempio la scirpus lacustris e la phragmites australise, e diverse ninfee e galleggianti rustiche capaci di filtrare e depurare le acque producendo allo stesso tempo ossigeno, trasformando tutta la sostanza organica in sali minerali attraverso il processo batterico. Con nostra sorpresa dopo pochi mesi dalla sua realizzazione ha visto l’arrivo del tutto naturale di anfibi autoctoni presenti nelle aree delle falde circostanti. Quest’ultimo infatti è ora abitato da diverse specie tra cui la rana appenninica (Rana italica), il rospo comune (Bufo bufo) e il tritone (Lissotriton italicus). Per rendere del tutto ecologico l’ambiente di questa fauna e permettere al sistema di autorigenerarsi in modo ecologico utilizziamo nella nostra azienda solo prodotti biodegradabili ed ecologici: i prodotti che utilizziamo per la pulizia (detergenti, saponi e sgrassanti) vengono da noi realizzati solo con materie prime vegetali e sono del tutto biologici, anche la carta igienica è certificata biodegradabile ed ecologica. In questo modo il rifiuto solido e liquido non intaccano in alcun modo l’ecosistema della vasca di fitodepurazione. Gli obiettivi raggiunti con il sistema di fitodepurazione adottato sono:
- Il recupero delle acque utilizzate: attraverso il sistema di economia circolare l’acqua utilizzata non viene mai dispersa bensì recuperata, pulita naturalmente e riutilizzata per l’irrgazione di piantagioni a dispersione come grano, soia e canapa;
- Inquinamento zero: per evitare che nelle falde acquifere sottostanti, ossia nell’acqua utilizzata anche per uso comune e raccolta tramite il nostro pozzo, possano finire acquee inquinate da metalli pesanti e prodotti chimici dannosi per l’ambiente, come quelli presenti in gran parte dei prodotti di pulizia per la casa e altri detergenti convenzionali;
- Creazione di un micromondo ecologico, ossia un sistema a “ciclo naturale” dove tutto il processo di produzione non squilibra in nessun modo l’ecosistema presente e impatta in modo talmente impercettibile da rendere l’ambiente sano e biologico.
Fin dall’inizio della nostra filiera produttiva abbiamo cercato di impattare il meno possibile l’ambiente convertendoci ad imballaggi biodegradabili ed ecosostenibili per confezionare i nostri prodotti. Per questo motivo utilizziamo solo sacchetti certificati ecologici ottenuti da materiali vegetali come i nostri sacchetti per tisana trasparenti composti al 100% di cellulosa (carta), biodegradabili e compostabili. Da sempre perseguiamo una battaglia ecologica verso un’economia circolare del rifiuto, proprio perché il nostro progetto è iniziato da qui: impatto zero. I nostri prodotti dunque sono certificati non solo biologici ma anche ecosostenibili dalla loro produzione fino al loro confezionamento, inoltre da sempre pratichiamo il vuoto a rendere per il vetro e la latta. Un mondo senza plastica e senza materiali inquinanti è possibile, basta volerlo! ♻️ Qui di seguito trovi tutte le informazioni dell’azienda che rifornisce i nostri sacchetti, le certificazioni e le schede tecniche, per qualsiasi altra informazione ti invitiamo a contattarci.