Frutteto
FRUTTETO BIOLOGICO
Il nostro frutteto conta più di quindici varietà diverse di alberi da frutto biologici selezionati. I nostri alberi non vengono trattati con alcun pesticida o fitofarmaco, neanche quelli consentiti in agricoltura biologica come il solfato di rame. Crediamo che la simbiosi tra l’ambiente circostante e la pianta sia fondamentale al suo sviluppo e l’abuso di trattamenti fitosanitari non permettono alla pianta di sviluppare correttamente un forte sistema immunitario, rendendola più debole nelle fasi intermedie e facilmente aggredibile da agenti patogeni. Durante i primi anni di produttività evitiamo le potature, in questo modo l’albero svilupperà polloni alla base del tronco che daranno vita a nuovi rami. In questo modo la pianta andrà ad autopreservarsi creando attorno a sé una barriera proprio come avviene in natura con le piante spontanee, sviluppando una chioma cespugliosa cosidetta “a riccio” che proteggerà dagli agenti esterni e contemporaneamente gli permetterà di ombreggiare trattenendo l’umidità alla base del tronco, e con essa il suo humus. Per questo motivo non abbiamo bisogno di utilizzare concimi che a causa del loro elevato contenuto di metalli pesanti andrebbero ad impoverire il terreno.
PIANTE ANTICHE
Abbiamo scelto solo varietà di piante autoctone e possibilmente antiche, per preservare l’autenticità della l’originarietà del luogo e al tempo stesso non dover intercedere a livello biologico per irrobustire il sistema immunitario delle stesse. Le piante infatti percepiscono il microclima e quando sono autoctone non rischiano di soffrire per shock termici o sbalzi dovuti ad un clima differente dalla loro provenienza. Inoltre abbiamo selezionato alcune varietà di piante antiche come azzeruolo, melo rosa e limoncella, pero spina, ciliegio vignola e ferrovia. I frutti antichi sono tipologie di piante coltivate da tempi immemori fino a circa 60 anni fa e che purtroppo oggi sono quasi scomparse o comunque difficili da reperire, a causa dei continui incroci avvenuti negli anni per rendere le piante sempre più fruttifere e con un ciclo produttivo rapido ma molto delicato che richiedono innumerevoli cure fitoterapiche. Abbiamo deciso dunque di non coltivare piante più produttive per preservare sia la biodiversità che la salute dei nostri consumatori. Le nostre piante antiche sono certificate dall’ente della Regione Lazio “Arsial”, il quale tiene un registro delle aziende che conservano piante antiche e le controlla e cataloga annualmente, affinchè queste vengano preservate. Su questo link è possibile consultare tutte le specie arboree classificate dalla Regione come antiche:
“Fruttiferi e olivi autoctoni del Lazio“
METODO DI COLTIVAZIONE E PIANTE SPONTANEE
Il metodo di coltivazione dei nostri alberi è lasciato interamente alla natura. Abbiamo preso spunto da come si comportano le piante selvatiche e per questo motivo, come già spiegato, cerchiamo di intervenire il meno possibile. Questo rende la raccolta decisamente più difficile, in quanto i frutti sono nascosti e protetti tra le intersecazioni dei vari rami spontanei, ma proprio questa caratteristica rende i frutti più resistenti agli agenti patogeni esterni. Questa tecnica è stata presa in considerazione quando abbiamo trovato sparsi nel nostro terreno diversi alberi spontanei, alcuni dei quali antichi, che nonostante l’età continuavano a sfornare frutti dolcissimi. Abbiamo dunque deciso di conservarli e non abbaterli e infatti nel nostro terreno, sparso qua è là è possibile trovare melo, pero, susino e fico selvatico, da cui raccogliamo regolarmente frutti. Uno tra tutti è il nostro melo selvatico antico (qui in foto) che abbiamo deciso di chiamare Plinio: si tratta di un albero molto anziano sicuramente centenario (secondo alcune ricerche si tratta quasi sicuramente di una varietà antica chiamata “Abbondanza”) che produce piccoli frutti ma molto succosi e dolcissimi, la cui polpa alle estremità assorbe la sfumatura rossastra del colore della buccia. I frutti che derivano da alberi cosìdetti “selvatici” producono frutti molto resistenti e dalla buccia (epicarpo) coriacea, ma che racchiudono una polpa (mesocarpo) dal gusto intenso e dolce, con note amarostiche derivanti dall’elevata presenza di antiossidanti come flavonoidi e polifenoli.